Il titolo originale era Brioche Moelleuse aux pepites de chocolate e l’ho trovata su Pinterest.
Vi riporto la ricetta tradotta dal francese, e poi la mia versione con lievito naturale 😉
Sono venute di una bonta’ sconvolgente, se dopo due tre giorni diventano meno morbide (sempre che ci arrivino ai tre giorni!) basta scaldarle qualche secondo in microonde.
Le dosi sono sufficienti per due grandi brioche (tortiere diametro 23 cm), io ne ho fatta una tonda e una rettangolare tipo pull apart.
Ingredienti (da dimezzare per farne una sola):
- lievito di birra fresco 40 g
- latte 400 g
- zucchero semolato 150 g
- uova 4
- vaniglia estratto liquido 2 cucchiaini da caffe’
- farina 1 kg
- sale due cucchiaini da caffe’
- burro tagliato a cubetti, a temperatura ambiente, 200 g
- gocce di cioccolato 200 g
- per dorare: un uovo e latte
Io invece ho usato:
- pasta madre rinfrescata 390 g
- latte 200 g + 5 cucchiai (l’impasto me lo richiedeva)
- zucchero semolato 150 g
- uova 4
- vaniglia bio in polvere e olio essenziale di limone 10 gocce
- farina da grandi lievitati 900 g
- sale due cucchiaini da caffe’
- burro tagliato a cubetti, a temperatura ambiente, 200 g
- gocce di cioccolato 200 g
- per dorare: latte
Ho sciolto la pasta madre nel latte, poi ho mescolato in planetaria aggiungendo a poco a poco lo zucchero e un uovo alla volta.
Poi farina, sale e il burro a pezzetti.
Ho cambiato con il gancio, e incordato bene.
Poi alla velocita’ minima ho aggiunto le gocce di cioccolato.
Eccolo finito, guardate che bello
Ho messo a lievitare un paio d’ore, quindi ho diviso in due e ulteriormente in 12 (il peso totale era 2278 g, percio’ ogni pezzo pesava 95 g).
Ho quindi preparato le palline come dei panielli da pizza e riempito una tortiera alta
le altre invece arrotondate, schiacciate e infilate in una tortiera rettangolare
Messe a lievitare, coperte con pellicola
Eccole pronte all’infornata
Temevo sarebbero diventate orrende una volta cotte, e invece no ahahah
Le ho cucinate in forno statico, gia’ caldo a 180°C; spennellate con latte prima, e lasciate 35′ a 180°C piu’ 15′ a 170°C coperte con alluminio. (la tonda 5′ in piu’).
e l’interno, filante
La tonda si mangia dividendo le varie palline
Anche se mio figlio piccolo ha preferito la forma a bruco e le fette piu’ sottili.
Entrambe erano fantastiche, morbide e gustose come un pandoro.