Rosa il fiore, ovviamente!
Riuscite ad immaginare cosa significa addentare una focaccia sofficissima, dolce al punto giusto, e che vi lascia un retrogusto fiorito come una dolce rosa appena sbocciata?
Davvero questa focaccia ve ne da la possibilità!
Che fortunate che sono le caprette ahahaha
Avevo questo estratto di rosa in bottiglietta preso da tempo in un negozio di alimenti etnici ma non avevo mai trovato il modo giusto di usarlo.
Ho improvvisato cosi’ un impasto che si e’ rivelato perfettamente azzeccato nel bilanciamento dei sapori e nei profumi: quando ci si avvicina alla fetta calda un dolce aroma fiorito ci inonda le narici ma poi al morso sentiamo in bocca un deciso sentore di rosa, incredibile davvero non c’e’ che dire!
Per una teglia di ferro blu 30×40 cm ho usato (anche ispirata dal fatto che avevo una panna che stava per scadere 😀 )
Con Pasta Madre solida:
- Farina (io Polselli Verde) 370 g
- burro 80 g + qualche fiocchetto prima della cottura
- zucchero semolato 112 g
- Pasta Madre 90 g
- Panna fresca 150 g
- Latte 100 g
- Acqua di rosa 7 cucchiaini
- sale 5 g
Con Licoli diventa:
- Farina (Polselli Verde) 400 g
- burro 80 g + qualche fiocchetto prima della cottura
- zucchero semolato 112 g
- Licoli 60 g
- Panna fresca 150 g
- Latte 100 g
- Acqua di rosa 7 cucchiaini
- sale 5 g
- Con Lievito di Birra diventa:
- Farina (Polselli Verde) 430 g
- burro 80 g + qualche fiocchetto prima della cottura
- zucchero semolato 112 g
- Lievito di Birra fresco 6 g
- Panna fresca 150 g
- Latte 130 g
- Acqua di rosa 7 cucchiaini
- sale 5 g
Ho lavorato in planetaria principalmente perche’ avevo letto la ricetta su una rivista ma poi l’ho stravolta e temevo di dover regolare di volta in volta gli ingredienti e ho ritenuto fosse, almeno per la prima volta, piu’ semplice farlo in planetaria che in spirale.
Ho messo al solito prima latte e lievito, poi zucchero e panna, sale, farina, acqua di rosa e infine il burro.
Ho incordato bene e messo a lievitare in ciotola, al raddoppio ho steso in teglia e dopo un breve riposo ho affondato le dita nell’impasto e cosparso di fiocchi di burro e zucchero di canna.
Quindi ho cotto nell’f1 a 250°C il cielo e 320°C la platea per 13′ complessivi (girando a meta’ e coprendo con alluminio quando ho visto che scuriva).
Potete quindi cuocerla nel forno di casa senza problemi.
e per gustarla al meglio, una cucchiaiata di marmellata di lamponi